Book – “La Banda Improvvisa – Cinquanta Angeli Musicanti in un Cielo di Note”

Lucia Baldini
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La banda improvvisa – Cinquanta angeli musicanti sospesi su un cielo di note

Il sottotilo “Cinquanta angeli musicanti sospesi su un cielo di note” descrive poeticamente il ritratto fotografico di un complesso bandistico, la Banda Improvvisa – Filarmonica G. Verdi di Loro Ciuffenna. Il reportage fotografico in in bianco e nero segue i musicisti in concerto, in prova e nelle trasferte, con un ritmo visivo quasi musicale. Il volume è corredato da testi di Hector Zazou, Sergio Cofferati, Enzo Brogi,  Tullio Pacifici e altri autori.

materiali Sonoei Edizioni 2003

 

Recensione di Enzo Brogi 28 12 2010

La Banda Improvvisa

Cinquanta Angeli Musicanti Sospesi Su Un Cielo Di Note

di Lucia Baldini

Un libro fotografico che racchiude la storia della Banda Improvvisa, scandita dalle belle immagini di Lucia Baldini e dai pensieri di chi ne ha seguito fin dall’inizio le sorti.

La Banda Improvvisa nasce nel 2001 grazie al fortunato sodalizio tra l’antica Filarmonica Giuseppe Verdi di Loro Ciuffenna, il maestro Orio Odori e il vulcanico Giampiero Bigazzi e la sua storica etichetta discografica Materiali Sonori.

Una formazione di circa cinquanta persone, dai 14 agli 80 anni e una magia che si ripete ogni volta, capace di mescolare i suoni della banda, che hanno il potere di emozionarci con il ricordo dell’infanzia e l’atmosfera di una festa di paese, con la musica del mondo, andando a pescare nella musica balcanica, nel jazz, nelle musiche etniche, nella musica popolare. Ogni volta con l’energia che scaturisce dalla gioia di suonare insieme.

Una parte del mio contributo al libro:

EMOZIONI

Sicuramente la banda del paese rappresenta una delle anime più popolari della grande tradizione musicale toscana. Le prime nacquero prevalentemente dopo la metà dell’Ottocento e fu così che contadini e minatori nei rari momenti di festa, abbandonati picconi, incastrini e zappe, intrecciavano le loro ossute e contorte dita tra pistoni di tromba e grancasse. Non c’era processione, festa “del perdono” o funerale che si rispetti che non fossero accompagnati dalle note di una banda.

Il maestro veniva generalmente “da fuori” e il presidente era invece, nel paese, “tra quelli che contano”. Ma i musicanti no, quelli erano del popolo, erano il popolo! E anche il repertorio naturalmente doveva contenere un programma per il popolo e così tra un Rossini e un Verdi nonn mancava di certo una musica sacra e un inno dei lavoratori. Così per tutte le bande della nostra generosa terra.

Poi piano piano alcune hanno dovuto cedere il passo, molte soprattutto nei piccoli paesi vivacchiano con grande difficoltà, altre no sono ancora delle magnifiche bande. Quella di Loro Ciuffenna è tra queste, anzi è qualcosa di più, è riuscita a mantenere lo spirito della banda popolare, ma ha avuto da qualche anno l’avventura di intercettare Orio Odori e, poi, Giampiero Bigazzi: musicalità e produzioni da grande ensemble contemporaneo. Così pur mantenendo l’anima si è nobilitata, modernizzata e, complici anche alcuni musicisti di ottimo livello, è nato un difficilmente ripetibile collettivo: la Banda Improvvisa. […]