EXIBITION/MOSTRA – Abbracci per Carla Fracci

Cartacanta festival

Abbracci per Carla Fracci

Immagini di Lucia Baldini

Nell’ambito del Festival “Carta Canta” 2021 di Civitanova Marche – MC, si tiene la mostra “Abbracci per Carla Fracci nelle immagini di Lucia Baldini”

L’inaugurazione è prevista per il 28 agosto alle ore 18 al Museo Magma di Civitanova Marche.

Carla Fracci raccontata attraverso una mostra fotografica Un tributo alla grande étoile a firma di Lucia Baldini, che propone una selezione di immagini realizzate durante i suoi dodici anni di collaborazione come fotografa di scena della regina della danza classica italiana e internazionale.

Lucia Baldini, fotografa specializzata nell’ambito della fotografia di scena e artista poliedrica che usa la fotografia come ventaglio ampio di possibilità narrative e sperimentali, ha incrociato il suo sguardo all’arte espressiva di Carla Fracci nel 1996 costruendo una collaborazione che si è mantenuta per oltre 12 anni. In questo lungo tempo le è stato possibile vivere e raccontare

 

La mostra  (dalla presentazione di Enrico Gatta contenuta nel catalogo)

“Questa Mostra è come un castello di destini e di sguardi incrociati. Vi confluiscono molte storie: di artisti, di spettatori, di teatri. Ma soprattutto è la storia di una ballerina, Carla Fracci, tra le più grandi del Novecento, seguita nelle tappe dell’ultimo decennio da una fotografa artista, Lucia Baldini, che è a sua volta un caso raro. Perché sono pochi i fotografi che riescono a tradurre in immagini la danza senza pietrificarla, e cogliendone invece il mistero.

Lucia Baldini arriva con l’obiettivo fotografico al cuore della scena che accade davanti a lei. Ha confessato una volta che a guidarla non è la plasticità dei corpi, o la geometria che essi creano nello spazio, o l’espressione dei volti, ma la musica.

È la musica a stabilire la frazione di tempo più propizia allo scatto. In tal modo l’immagine che noi vediamo non giunge come qualcosa di esterno, ma germina dalla medesima necessità espressiva che determina la rappresentazione. E tuttavia tutto questo non sarebbe possibile senza una intesa straordinaria tra chi guarda e chi è guardato. Alla metà degli anni Novanta, che è più o meno il tempo in cui questo libro ha cominciato a farsi, l’avventura che qui si racconta era tutt’altro che prevedibile. Carla Fracci, già da lungo tempo ai massimi livelli internazionali, così come hanno fatto in passato altre grandi ballerine, avrebbe potuto scegliere uno o due ruoli dei suoi più significativi e continuare a danzare solo in quelli, fin tanto che fosse stata per il pubblico un emblema riconoscibile. Ma la grande ballerina classica, l’interprete che per tanti si identifica con la Giulietta e la Giselle della loro vita, non ha voluto trasformarsi nell’icona di se stessa e si è posta un traguardo diverso. Che poi, a ben vedere, non è tanto un traguardo, quanto piuttosto un modo d’essere, la fedeltà a uno stile, l’obbedienza alla regola di mettersi ogni giorno in discussione alla sbarra e sulle tavole del palcoscenico. Ma è anche questa una circostanza che rende esaltante l’esperienza di Carla Fracci, che nella sua mai appagata ansia di ricerca ha sempre attinto in profondità, come ancora farà in futuro, all’inesauribile fonte dell’Essere donna. È bello scoprire, con Lucia Baldini, come la fotografia, oggi così propensa a pubblicizzare i fasti dell’apparenza più che a rappresentare l’essere, in realtà non abbia perso la capacità di cogliere immagini della vita interiore. Forse all’origine di tutto c’è lo stesso atteggiamento amoroso che ha accompagnato Carla Fracci nella sua lunga carriera”

www. museomagma.com

www.luciabaldini.it