Book “D’improvviso i musei di Firenze”

D’improvviso i Musei di Firenze

 

di Lucia Baldini

Mostre e libri

Secondo appuntamento della serie di confronti fotografici fiorentini con immagini di musei e paesaggi di tre artisti contemporanei e fotografie storiche conservate nell’archivio del Gabinetto Fotografico del Polo Museale.

 

“D’improvviso i musei di Firenze”  è il percorso Lucia Baldini all’interno dei musei fiorentini e le ventidue fotografie selezionate (formato cm 30×40, stampate in bianco e nero) sono in mostra accato ad altrettante immagini simbolo di Firenze, tratte dagli archivi storici, per evidenziare quanto sia profondamente cambiata la fruizione dei musei della città a partire dal 1850.

Ogni visitatore scoprirà le sensazioni più diverse attraverso considerazioni e valutazioni personali, ma va segnalata l’immediata e palpabile mutazione di vita e cultura avvenuta in secolo. Esempio su tutti il museo “contenitore di opere d’arte” che Lucia Baldini evidenzia nettamente.

La nuova percezione culturale del luogo “museo” ha sostituito quella tradizionale e una moltitudine umana popola, e al tempo stesso contamina, la bellezza dei musei di Firenze trasformandoli e modificandoli in una visione lontanissima a quella dei rari visitatori degli inizi del ventesimo secolo.

 

“Lasciamo da parte la fretta e riprendiamoci la magia e la bellezza dei nostri musei”  dice la curatrice della mostra, Marilena Tammasia, che sottolinea come il  bianco e nero, proprio per la sua omogeneità, esalti le scelte di una fotografa di scena sensibile e professionale del calibro di Lucia Baldini.

Nella presentazione la Soprintendente Cristina Acidini nota come le fotografie  “aprono dinanzi a noi un ventaglio di suggestioni e riflessioni sui luoghi, le cose, le persone”  e una di queste riflessioni la si scopre in uno scritto inedito di Raffaele Monti (noto storico dell’arte di recente scomparso, livornese di nascita, ma fiorentino d’adozione) per la testimonianza ‘in bianco e nero’ della galleria dell’Accademia.

Una grande opportunità per i fiorentini, ma anche per chi, come me, viene spesso a Firenze e ogni volta riesce a stupirsi e mervigliarsi con scoperte nuove e affascinanti.

Accompagna la mostra un bel catalogo edito da Sillabe. Per Lucia Baldini si tratta della seconda collaborazione con il Polo Museale Fiorentino dopo quella che ha preso forma nel volume edito dalla stessa casa editrice “Capolavori in bianco e nero. Le Opere, i Musei, il Pubblico” presentato l’anno scorso alla fiera del libro d’arte a Bologna dove inaugurava il progetto di riflessione in bianco e nero sul patrimonio museale fiorentino che ha portato all’iniziativa attuale.